Quel sorriso in volto è una canzone che prende ispirazione dalla storia vera di due innamorati ricoverati in una clinica psichiatrica.
Kekko racconta di quando, tempo fa, li incontrava spesso mentre andava a casa dei suoi genitori. Un uomo e una donna vestiti da sposi, camminavano abbracciati per le strade del paese, spesso derisi, non si curavano del giudizio della gente.
Dai racconti degli abitanti, pare che quando la donna era triste, l'uomo le cantasse una canzone malinconica per farle tornare il sorriso.
La scrittura di Quel sorriso in volto inizia per una strana coincidenza.
Il giorno in cui Kekko la scrisse, al mattino vide la coppia di sposi camminare per la stada, quello che non immaginava era che quella sarebbe stata l'ultima volta perchè i due sposi vennero trasferiti in un'altra struttura.
Era un periodo di buio totale, le idee per nuove canzoni non arrivavano e Kekko, in una di quelle sere in cui non prendi sonno facilmente, decide di mettersi a fare pulizia nel suo computer. Trova così per caso, tra vecchie cartelle, una dal nome "Non c'è più il deserto". Si chiede come mai l'avesse chiamata così, ma proprio non lo ricorda. La apre e decide di ascoltare quella che poi, risultò una canzone "pronta", mancavano solo le parole.
Nonostante l'ora, decide di mettersi al lavoro, ed è in quel momento che ripensa all'incontro di quella mattina con gli sposi. E così, inzia a immaginarseli nel deserto, liberi di vivere il loro amore ... in poco più di un'ora il testo è scritto. Kekko è felice, registra le voci, ormai è mattina. E il resto è storia...
La storia di una canzone che viene lanciata in un momento in cui le radio trasmettono solo tormentoni estivi. Una sfida.
Kekko ne è consapevole, tanto che scrive:
"Oggi d'estate fanno tutti canzoni caraibiche e reggaeton... Muovono tutti il culo e nessuno limona più. Noi vi faremo limonare".
Nonostante il poco spazio radiofonico, il brano risulta molto apprezzato e trova risalto altrove, iTunes, Spotify e Youtube, dove il videoclip (girato nel deserto di Tabernas, nella provincia di Armerìa in Andalusia, da DoubleVision) ad oggi conta quasi 34 milioni di visualizzazioni.
Il brano ha ottenuto il disco di platino per le oltre 100.000 copie vendute, c'è da aggiungere, senza nessun tipo di promozione. Recentemente l'ospedale Fatebenefratelli di Cernusco sul Naviglio, ha citato i Modà nel libro "Rivivere".
"I modà hanno reso omaggio e fatti protagonisti del loro ultimo disco, due ospiti di Villa Sant'Ambrogio. Lui alto e massiccio, sempre in giacca e cravatta; lei piccola e fragile con quell'acconciatura tra i capelli che poteva ricordare veramente una sposa.
Lui con falcata ampia e lei che faticava a stargli dietro. Sostavano spesso nella zona della stazione della metropolitana, pronti a partire per chissà dove, ma poi ritornavano fedelmente alla loro comunità. La musica e il ricordo dolcissimo sono capaci di rompere il muro di separazione tra normalità e follia".